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Biofeedback

Avete mai pensato prima di un esame “ho il cuore impazzito, non riesco a fermarlo”, o durante sentore “il cuore in gola” durante un colloquio di lavoro,  oppure prima di un appuntamento romantico “Mi continuano a sudare le mani… Che imbarazzo!”… ?

 

Se questi esempi vi risuonano familiari, una tecnica di intervento che potrebbe essere di aiuto nell’affrontare queste situazioni (ma non solo) è il biofeedback.

 

In una giornata come le altre, possono essere molti i momenti che generano tensione o che rappresentano una fonte di stress. Per gestirli meglio è possibile acquisire strategie che permettono di regolare e tenere sotto controllo le proprie risposte corporee. 

Nella quotidianità, infatti, è esperienza comune mostrare una attivazione non funzionale del nostro organismo (iperattivazione o, al contrario, ipoattivazione) come risposta a situazioni stressanti, che può creare problemi o causare l’aggravamento di disturbi fisici o psicologici già presenti. 

Proprio a questo viene in aiuto il biofeedback il cui scopo è quello di far imparare alla persona a regolare gradualmente il proprio controllo volontario sulle reazioni dell'organismo e di portare in equilibrio i sistemi di risposta fisiologica che mostrano un’alterazione.

 

Il termine Biofeedback ( ovvero "informazione biologica di ritorno" o "retroazione biologica" secondo la definizione di Zaichkowsky e Takenaka ) indica un insieme di tecniche che forniscono alla persona informazioni sui processi fisiologici del proprio organismo..

Strumenti estremamente precisi misurano, attraverso dei sensori di superficie alcuni parametri fisiologici: livello di sudorazione, frequenza cardiaca, variabilità cardiaca, contrazione muscolare, temperatura periferica, ampiezza e frequenza della respirazione, ecc… 

In tempo reale queste informazioni sono rimandate alla persona attraverso il monitor di un computer sotto forma di segnali visivi e acustici. In questo modo la persona osserva, monitora l’andamento e e prende consapevolezza dei propri indici fisiologici che impara a controllare con l'ausilio di precise tecniche.

 

Grazie al biofeedback la persona può vedere e valutare i propri livelli fisiologici e può apprendere il modo di regolare i propri parametri interni, che sarebbero altrimenti involontari o non percepibili.

La consapevolezza dei propri stati interni, anche attraverso cambiamenti nel pensiero, nelle emozioni o nel comportamento, favorisce l’autocontrollo, il miglioramento del proprio equilibrio psicologico e fisico, e il tipo di risposta che la persona può attivare di fronte a situazioni di stress.

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